Durante gli studi all’I.S.E.F. ebbi modo d’ imparare l’arte d’insegnare. Mi appassionai, oltre agli sport che già conoscevo e praticavo, alla ginnastica artistica, alla pallavolo, al nuoto e svolsi anche, con la Federazione Italiana Gioco Calcio, un corso extracurriculare che mi permise di diventare allenatore. Al termine del corso di studi avevo le qualifiche per insegnare basket, pallavolo e calcio, oltre a varie attività in palestra. Mi sarei mai perso l’occasione di mettermi alla prova?
Assolutamente no! Feci infatti esperienze di allenatore in squadre giovanili di calcio, pallavolo e basket con uguale entusiasmo in attesa di decidere quale fosse la mia strada...
Un giorno, nell’estate del 1989, un distinto signore mi chiese se mi sentissi di allenare individualmente la figlia quattordicenne, aspirante tennista. Si trattava di andare a prendere a casa sua la ragazzina, portarla in un tennis club della zona per allenarla un paio d’ore e riportarla a casa. Questo per cinque
pomeriggi la settimana. Indubbiamente un grande impegno ma, soprattutto, una grande responsabilità che, nonostante il timore di non essere all’altezza, sentivo di volermi assumere.
Questa esperienza mi stimolò ad iniziare seriamente un percorso formativo con la Federazione Italiana Tennis come Istruttore Nazionale e successivamente come Preparatore Atletico.
Ogni anno che trascorrevo sui campi da tennis, percepivo il bisogno/piacere, di saperne di più...
Così, ho continuato, non senza sacrifici, il mio percorso formativo raggiungendo l’attuale qualifica di Tecnico Nazionale e Preparatore Fisico di II grado, vale a dire il top dell’abilitazione Federale per svolgere attività d’insegnamento nelle accademie professionistiche sia in ambito tecnico sia atletico.
Negli ultimi anni, complice il forte sviluppo del Padel in Italia e la richiesta fattami da un circolo di svolgere le mansioni di Direttore Tecnico, mi sono avvicinato anche all’insegnamento del Padel ed attualmente sono Istruttore Federale di II grado. Ciò mi permette d’insegnare ma, soprattutto, di
conoscere meglio le dinamiche di questo sport, le persone che lo praticano, ciò che desiderano e ciò che serve, a livello organizzativo/direttivo, per sviluppare progetti vincenti.